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Con l’autrice Cinzia Scaffidi intervengono: Francesco M. Cataluccio, scrittore; Stefano Bartezzaghi, giornalista e scrittore; Marco Bolasco, direttore Slow Food Editore
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Con l’autrice Cinzia Scaffidi intervengono:
Francesco M. Cataluccio, scrittore
Stefano Bartezzaghi, giornalista e scrittore
Marco Bolasco, direttore Slow Food Editore
Cosa intendevano i nostri nonni quando, a proposito di cibo, dicevano “naturale”, “pulito”, “sicuro”? E cosa intendiamo noi oggi, dopo 50 anni di mercato, industria alimentare e comunicazione pubblicitaria? In questo libro pubblicato da Slow Food Editore ritroviamo il significato di parole come agricoltura, etichetta, mercato, paesaggio e sementi. Ma anche di magro, tempo, festa e antico, che apparentemente non hanno un legame con il mondo del cibo. Solo apparentemente.
Prendiamo “vecchio”, per esempio: «Vecchio era una bellissima parola. A tavola, poi, era perfettamente a suo agio. Il pane vecchio la faceva da padrone; il formaggio, il vino, le vecchie varietà locali di frutta, ortaggi, cereali, il vecchio ricettario di casa. Poi è arrivato Nuovo. Non è arrivato un po’ per volta, come aveva fatto Vecchio. È arrivato tutto insieme. Su più fronti, in varie forme. Nei campi e nelle stalle arrivavano i laureati delle facoltà di Agraria parlando di nuove sementi, nuove razze, nuovi prodotti, nuovi sistemi; nei negozi arrivavano nuovi formaggi, nuovi salumi, nuovi ortaggi e nuova frutta. Guardammo Vecchio e non capimmo più cosa ci stesse a fare. Lui, va detto, non combatté, non trovò alleati e si ritirò, un po’ offeso, o forse davvero convinto che il suo tempo fosse ormai passato. Ma dopo qualche decennio di corse a perdifiato, per mano a Nuovo, qualcuno si voltò a guardare la strada percorsa e il posto in cui eravamo».
A raccontarci queste parole Cinzia Scaffidi, direttore del Centro Studi Slow Food e responsabile delle Relazioni Internazionali dell’Università di Scienze Gastronomiche. Per Slow Food Editore l’autrice ha pubblicato Guarda che mare (2007, con Silvio Greco) e Sementi e diritti (2008, con Stefano Masini)
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Per informazioni: Carlo Casti, 3383363645 - ecocasti@iol.it