Eventi

GLOBAL ART PROGRAMME WAITING FOR EXPO 2015
mercoledì 18 dicembre 2013
via Piranesi, 10 Milano

Julie Vacher e Pep Vidal  

Foto testo

Global Art Programme, Waiting for Expo 2015 è promosso da Artegiovane con il patrocinio di Expo 2015, il
contributo di Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Fondazione Cariplo, Comune di Milano
e in collaborazione con Open Care e Frigoriferi Milanesi.
GAP, partito nel 2010, è un appuntamento annuale con l’obiettivo di creare un’occasione di scambi culturali
di giovani artisti tra l’Italia e altri paesi partecipanti a Milano Expo 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la
Vita.
Gli artisti, italiani e stranieri, sono selezionati per prendere parte al programma internazionale di scambi di
residenze durante le quali producono opere che indagano i temi di salute, nutrizione adeguata, ambiente e
geo-architettura.
Il programma è nato dal desiderio di cogliere l’effetto artistico che scaturisce dell’esperienza di scambio di
residenza e dello scambio culturale. Coprendo differenti aree geografiche ogni anno un gruppo di artisti
italiani ha l’opportunità di sviluppare un’opera all’estero, mentre un gruppo di artisti stranieri trascorre un
periodo di ricerca e produzione in Italia.
Quest’anno il programma, curato da Veronica Valentini, si è svolto in collaborazione con Francia e Spagna.
I  partner  con  i  quali  si  è  scelto  di  dialogare  nei  rispettivi  Paesi  sono  BAR  Project  e  Fabra  i  Coats  a
Barcellona e Art3 a Valence e Moly-Sabata a Sablons (Lione). 
 
ARTISTI COINVOLTI:
 
Pep Vidal
tema EXPO 2015: nutrire il pianeta
La  ricerca  scientifica  e  artistica  di  Pep  Vidal  è  volta  all’esplorazione  di  sistemi  complessi  e  sensibili  di
ricerca  che  integrano  l’esperienza  personale  e  i  calcoli  infinitesimali  che  si  producono  costantemente  e
ovunque in maniera caotica e infinita.  
In  una  catena  alimentare  industriale,  i  sistemi  sono  interamente  controllati  dagli  esseri  umani.  Al
supermercato tutte le verdure hanno lo stesso colore, la stessa forma, lo stesso gusto. Vengono raccolte
ancora  molto  giovani  e  di  piccole  dimensioni  e  coltivate  altrove  con  sistemi  sempre  più  complessi.
Insomma,  stiamo  costantemente  intervenendo  nel  processo  di  coltivazione.  Cosa  accadrebbe  se  si
lasciasse che il processo naturale si sviluppasse in modo spontaneo? Questa domanda racchiude l’idea
dell’artista. Il progetto, dal titolo
Un pedazo de tierra,
è una piccola porzione di terreno situata al centro di
un  campo  coltivato  a  farro,  lasciata  crescere  in  modo  naturale.  Questo  contrasto  tra  ciò  che  si  sviluppa
spontaneamente e ciò che viene costantemente controllato, proseguirà fino al 2015.
http://ilgiardinoinfinitesimale.tumblr.com/
 
Julie Vacher
tema EXPO 2015: salute
L’artista  Julie  Vacher  s’interroga  sul  ruolo  della  salute  e  del  benessere  nella  nostra  società  e  su  come
siano  cambiati  i  “rituali”  di  consumo  dei  medicinali.  In  seguito  all’industrializzazione  farmaceutica  è
aumentato sensibilmente il culto del corpo e della giovinezza.
Un  albero  chiamato  Gingko  Biloba  è  il  punto  nodale  della  sua  ricerca.  Da  Oriente  a  Occidente,  il  ginko
biloba  appartiene  alla  storia  della  medicina.  Le  sue  foglie  sono  usate  per  produrre  un  complemento
nutritivo  che  aumenta  le  capacità  cerebrali:  la  memoria  e  la  concentrazione.  Attraverso  due  video  di
« fiction  speculativa »  l’artista  ritrae  da  una  parte  la  famiglia  Zambon,  una  delle  più  famose  case
farmaceutiche  d’Europa,  e  dall’altra  un  esperto  biologo  che  ha  lavorato  presso  l’Orto  Botanico  di  Brera,
(dove  sono  presenti  due  esemplari  di  ginko  biloba  portati  direttamente  dalla  Cina  nel  1775),  che  ci
introduce alla bellezza e al valore simbolico dell'albero.
http://luvadizeusi.tumblr.com/     
 
artegiovane milano Corso di Porta Nuova 46 - 20121 Milano, tel +39.02.73956317 www.artegiovane.com
 
 
Cleo Fariselli
tema EXPO 2015: sostenibilità
Il  progetto  di  Cleo  Fariselli  consiste  nella  realizzazione  di  una  serie  di  dipinti  con  agar:  una  sostanza
gelatinosa  utilizzata  nei  laboratori  scientifici  come  terreno  di  coltura  per  il  lavoro  microbiologico.  L'agar
dipinta sulle superfici, rende fertile la proliferazione di forme di vita microscopiche, evolve e si modifica nel
tempo fino al suo completo prosciugamento, lasciando i supporti disponibili a nuovi dipinti. Il progetto non
prevede  un  fine  o  uno  scopo  ultimo,  ma  è  basato  sull’esplorazione  e  l'approfondimento  di  un  processo
concreto e concettuale che può essere ripetuto ciclicamente. La natura mutevole e precaria dei dipinti mira
a mettere in discussione l'identità dell'opera d'arte come oggetto possedibile, ma sottolineando il suo ruolo
culturale. 
http://cleofariselligapbar.tumblr.com/
 
Emanuela Ascari
tema EXPO 2015: alimentazione
La ricerca di quest'artista parte dalla relazione con l'ambiente che vive, che sente, che respira. Dopo aver
osservato come le aziende, tra cui quelle agroalimentari, trasformano materie chimiche in integratori che
nutrono  il  corpo  e  la  terra,  Emanuela  elabora  delle  riflessioni  partendo  da  alcuni  incontri.  Da  quello
avvenuto  con  una  lumaca  trovata  nell'insalata,  all'interesse  per  il  pensiero  filosofico  dell'economista
francese Serge Latouche, il progetto si articola intorno al concetto di limite. Tutto ciò che ci circonda, ciò
che ci appartiene, è limitato. La mostra ha lo scopo di creare uno spazio vivo dove è possibile "prendere
tempo".
L'artista dichiara << non c'è molto da vedere… la mostra invita a prendere tempo, presentando opere in
forma di appunti e spunti di riflessione, che non sono dichiarazioni, ma suggestioni, come ingredienti per
un'opera  possibile,  dove  la  materia  è  soltanto  “un  momento  di  un  movimento”,  un  passaggio  di  stato  a
temporalità limitata>>.
http://risqueaceptable.tumblr.com/

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