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Visione di “Tutti i nostri desideri”, di Philippe Lioret, ispirato a Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère
mercoledì 15 maggio 2013
Via Piranesi 10/12 Milano

Visione di “Tutti i nostri desideri”, di Philippe Lioret, ispirato a Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère. L'incontro fa parte del del ciclo "vite che non sono la mia". Otto incontri che affrontano, in un dialogo con uno o più testi letterari, temi dell’esistenza di ognuno: il rapporto tra la psiche e il soma, l’amore e la perdita, il mito e la memoria.

 

Ingresso al singolo incontro: 12 €
Ingresso studenti universitari: 5 € (presentare libretto all'ingresso)

 

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Foto testo

 

A cura di Philo – Scuola superiore di pratiche filosofiche con la collaborazione del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Otto incontri che affrontano, in un dialogo con uno o più testi letterari, temi dell’esistenza di ognuno: il rapporto tra la psiche e il soma, l’amore e la perdita, il mito e la memoria.

 

Leggere romanzi è come mettersi in viaggio. Non si sa esattamente che cosa accadrà: può anche non accadere nulla, ma ciò non toglie la sensazione di libertà che accompagna chi viaggia. Nel viaggio possono capitare delle avventure, si fanno incontri, si conoscono luoghi, situazioni, persone. Si possono soddisfare desideri di cui nella vita ordinaria non sospettavamo l’esistenza. Quando entriamo in un mondo narrato avviene qualcosa di analogo: ci immergiamo in vite parallele, allarghiamo i confini della nostra esistenza. Leggendo ci pare di moltiplicare la vita.
È proprio la ricerca di una forma espressiva capace di dar conto della novità delle sue scoperte a spingere Freud verso la forma del romanzo. I testi dei suoi casi sono racconti, tranche de vie che ancora oggi si leggono con piacere. La storia della psicoanalisi è anche la storia della scrittura dei casi clinici. Il confronto tra letteratura e psicoanalisi continua a produrre implicazioni feconde. La lettura di romanzi può essere un buon esercizio: per formare l’orecchio all’ascolto di una scrittura, per penetrare nelle “vite nascoste” che la pagina ci permette di conoscere quasi perfettamente, per compensare la mancanza di trasparenza dell’esistenza, per estendere l’arco delle interpretazioni possibili.

 

Per informazioni scrivere a info@scuolaphilo.it

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