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Vernissage: Giovedì 28 Febbraio 2013 ore 18.30
“ BYHD è l’attimo appena prima che la casa bruci: è il mio autoscatto con l’accendino in mano e una tanica di benzina ai piedi.” T.R.
La mostra presenta un ampio spaccato trasversale sulla produzione di Thomas Raimondi: si tratta di una completa selezione di lavori che ben racconta l'evoluzione e lo sviluppo della sua opera, partendo quasi dagli esordi fino ad arrivare a creazioni recenti, appositamente realizzate per l'occasione.
L’esposizione, a ingresso libero, rimarrà aperta al pubblico dal 28 Febbraio fino al 31 Marzo 2013, sempre su appuntamento, chiamando il 335 620 67 56.
La personale di Thomas rientra in un progetto curatoriale, inaugurato nel 2009, che si propone di dare visibilità a giovani artisti emergenti italiani e che, in precedenza, ha già coinvolto, a cadenza regolare, gli artisti Zizioli+Lorenzini, Massimiliano Gatti, Thomas Bee e Edith Kia. L'esperienza di Thomas - debitrice di quella cultura underground ben espressa in Italia a partire dagli anni Ottanta da referenti indiscussi come Prof. Bad Trip - si allinea perfettamente a quella di altri artisti - per certi versi borderline e outsider, che si approcciano al mondo dell'arte con un attitudine rabbiosa, sperimentale e cruda - quali Andrew James Jones in Inghilterra e THS in Germania, entrambi già proposti in questo spazio espositivo. Ossessionato dall'idea della morte, intesa come fine, Thomas preannuncia una catastrofe, come la casa che brucia appunto, con l'obiettivo di esorcizzare la morte stessa. La casa è la dimora dell'essere: un luogo interno, racchiuso e ovattato e, come tale, contenitore di fissazioni, manie, perversioni, ma anche desideri, sogni e speranze. La necessità di bruciarla cioè di distruggerla, è l'unica soluzione, esasperata, per garantire un'evoluzione, un superamento dei propri limiti. A proposito, scrive Thomas: "Il passato si rimescola con il presente, il vecchio col nuovo, in un flusso di coscienza visivo che conduce l'osservatore in una dimensione in bilico tra lirismo e incubo dove simboli e allegorie s'intrecciano e scontrano creando paradossi”. L'ammasso di lavori e oggetti di varie dimensioni, tecniche e colori, presentato nell’allestimento di BYHD è la metafora della sommatoria del prisma che conduce al nero: così come la somma dei momenti della nostra vita è la morte.
Thomas Raimondi (Legnano, 1981) laureato in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano, lavora come freelance nel campo dell'illustrazione, collaborando con diverse riviste e magazine. Già docente d'illustrazione presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, tiene regolarmente laboratori e workshop di grafica e illustrazione. Ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all'estero.
Per maggiori informazioni:
Lucia Barbiero
PR & Account Kalpany
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