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Eventi
Spettacolo teatrale di e con Karlos Herrero (a cura di Maia Cornacchia), da più di trent'anni nel teatro: da attore, burattinaio, regista, tecnico delle luci in esterni e in teatri di tutta la penisola iberica e delle isole, in Italia, Francia, Argentina. Alla ricerca, nelle strade, nei bar, nei giardini, nei castelli, nelle spiagge e nel teatro, di tutti e di se stesso dietro tanti occhi aperti.
Ingresso 15 euro.
Il mio incontro con la morte e poi la fine di un grande amore diedero luogo a un’inondazione che travolse tutto lasciandomi per terra, vuoto. Fu allora che mi appoggiai a Santiago.
Il pupazzo che muovo, Santiago, con la sua vis comica sempre intrisa di malinconia, è più grande e potente di me e mi fa vedere ogni giorno che devo imparare a “non esserci essendoci”, a essere spettatore, in questo caso, di quello che lui sta facendo. Un interrogarmi continuo mi ha accompagnato mentre mettevo piede, con Santiago, in territori inesplorati.
Qual è l’ambito, la misura? I respiri, i silenzi saranno compresi, compartiti, “convissuti”? Oppure il rumore delle parole riempirà i vuoti, spingendo a lato quello che si dice senza parlare, che ha bisogno di un occhio attento per mostrarsi, vivere e levarsi in volo oltre le forme, per espandersi, sparire e connetterci con quell’energia che semplicemente è?
"Ed è che pare condizione della vita umana il dover rinascere, l’aver da morire e resuscitare senza uscire da questo mondo. E una vocazione è l’essenza stessa della vita, quella che la fa essere vita di qualcuno, che la fa essere più che vita, una vita".
Maria Zambrano