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Eventi
I Frigoriferi Milanesi inaugurano Frigodiffusione, la nuova rassegna per l’arte e la cultura, con il ciclo di incontri “Sull’Africa”.
Una nuova frequenza culturale per la città di Milano su cui è già possibile sintonizzarsi.
Frigodiffusione è la nuova programmazione artistico-culturale dei Frigoriferi Milanesi - luogo di incontro e di scambio dedicato all’arte e alla cultura - che prevede sperimentazioni espressive su diversi temi attraverso spettacoli, concerti, mostre, presentazioni, incontri aperti a tutti.
Frigodiffusione apre la stagione con la rassegna “Sull’Africa” articolata in incontri che raccontano punti di vista e sguardi diversi: quello di uno scrittore e documentarista (Gianni Celati), di un giornalista (Ryszard Kapuscinski, letto da Marco Baliani), di un musicologo-imprenditore (Raffaelle Borrelli), di uno studioso di Vodu (Luigi Pezzoli), dando vita a tante “mie Afriche”.
Le narrazioni, della durata di circa un’ora, saranno supportate da proiezione di immagini, ascolto di musiche e mostre di oggetti.
Programma
Lunedì 23 gennaio, ore 18.30
Presentazione del libro e del documentario Passar la vita a Diol Kadd (Libro+DVD, Feltrinelli, Milano 2011) con Marco Belpoliti e Gianni Canova. Sarà presente l'autore, Gianni Celati.
"Qui nessuno guarda l'orologio, a parte il fatto che pochi ne possiedono, e quelli che l'hanno lo usano perlopiù come braccialetto, per far figura. Non so come chiamare quest'altra specie di tempo, tempo più elastico, legato ai modi del sentire: è il tempo delle abitudini mentali e dei movimenti collettivi nella vita quotidiana... Così dovrebbe essere il film che vorrei girare a Khombole, in una cerimonia generale della vita che passa, con immagini di tutte le ore del giorno, finché viene la sera" (Gianni Celati).
Mercoledì 8 febbraio, ore 19.00
Marco Baliani in viaggio con Ryszard Kapuscinski. Presentazione dell'audiolibro In viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuscinski (Emons Audiolibri).
La voce di Marco Baliani farà rivivere la vita del più celebre reporter del '900, Ryszard Kapuscinski. Kapuscinski racconta la sua vita in un romanzo autobiografico in cui ripercorre le proprie vicende, i suoi viaggi, le sue inchieste, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: l'infanzia povera («L'inverno del 1942 [in Polonia] era alle porte e io non avevo le scarpe» - ricordo che riaffiorerà molti anni dopo in India, alla vista di milioni di persone senza scarpe), i primi viaggi, mandato allo sbaraglio subito dopo la laurea, prima in India, poi in Cina, senza conoscere nulla di quei paesi.
Il libro di Kapuscinski ci mette nelle condizioni di guardare alla realtà di oggi, tenendo ben presente la necessità di porsi continuamente delle domande, di "strappare il sipario" di verità assolute e di pregiudizi scambiati per realtà, coltivando il desiderio di andare al di là della propria conoscenza, di varcare delle frontiere, non importa quali, e di osservare la diversità per recuperare un senso di unione, perché tutte le culture, anche le più lontane - dice Kapuscinski - fanno parte dello stesso unicum che è l'uomo.
Martedì 21 febbraio 2012, ore 19.00
Raffaele Borrelli - La musica nel Senegal
Alla scoperta delle musiche delle diverse etnie che abitano l’attuale Senegal, con particolare attenzione al ballo tradizionale sabar e alle percussioni che accompagnano tale ballo (in particolare il ritmo mbalax) tenendo conto anche delle contaminazioni musicali provenienti in particolare dal Brasile, dalle Antille e da altre zone dell’Africa. Raffaele Borrelli, inoltre, racconta della sua esperienza relativa alla fondazione di una Scuola di musica gratuita per i bambini di Louga (Senegal) che, oltre all’insegnamento di strumenti e canto tradizionali senegalesi e occidentali, si prefigge di istituire un archivio per la raccolta di materiale sonoro/visivo relativo alle musiche tradizionali della Regione di Louga dove convivono pacificamente da secoli almeno cinque etnie diverse.
Mercoledì 29 febbraio 2012, ore 19.00
Gigi Pezzoli - Vodu, un'arte di vivere nel Golfo di Guinea tra tradizione e contemporaneità
Nell’immaginario occidentale la parola vodu è spesso associata a visioni spettrali, morti misteriose e pratiche magiche. Difficile e probabilmente inutile cercare di rintracciare l’origine del vudu e delle molteplici divinità che lo compongono. Da tempo gli studi antropologici hanno messo in luce il significato sociale e politico del vodu e la sua natura profondamente storica. Ogni vodu porta le tracce degli incontri, delle guerre e, più in generale, della storia dell’intera regione mentre a livello quotidiano è plasmato attraverso il rapporto di intimità e passione che esiste tra uomini e divinità; in questo senso il vodu diventa "un’arte di vivere".
Giovedì 8 marzo 2012, ore 19.00
Un transport en commun, film della regista Dyana Gaye, frizzante musical in salsa senegalese.
Il "Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina", giunto alla ventiduesima edizione, dal 19 al 25 marzo 2012 a Milano, presenta il film vincitore del Premio miglior cortometraggio alla ventesima edizione del Festival. Saranno presenti Alessandra Speciale e Annamaria Gallone, Direttrici del "Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina" e Simona Cella, Responsabile del Festival Center.
www.festivalcinemaafricano.org
Mercoledì 21 marzo 2012, ore 19.00
Talitha Puri Negri - La MiAfrica: racconto personale di una volontaria in Africa
Talitha Puri Negri, 29 anni, dopo avere studiato Economia e Scienze della Comunicazione e avere lavorato nel mondo della comunicazione, dalla pubblicità alla moda, da tre anni lavora come volontaria in una casa famiglia in Italia e in una ONG che opera a Nairobi, in Kenya. In questo incontro Talitha racconta la sua esperienza diretta di vita, gli otto mesi e mezzo dedicati al progetto di Alice for Children di Twins International, la sua quotidianità nell'orfanotrofio di Alice Village e il suo ruolo di insegnante nella scuola all'interno della baraccopoli di Korogocho. www.aliceforchildren.it
Lunedì 26 marzo 2012, ore 19.00
L'Africa di un missionario
Racconto dell’esperienza di Fr. Renato Kizito Cesar Mcc dal 1977 missionario in Africa, dapprima in Zambia, dove trascorre tre anni in una missione rurale per poi trasferirsi alla periferia di Lusaka. In Zambia fonda Koinonia, una comunità che opera con i bambini di strada, nei mass media e nella formazione per la giustizia e la pace. Dal 1988 vive a Nairobi, dove ha ideato New People, periodico dell'Africa anglofona. E dove ha fondato, nel 1991, la comunità Koinonia. Da Nairobi compie attività pubblicistica con una rubrica sul Sunday Nation dove racconta delle sue missioni nel Sudan meridionale, regione in guerra. Fr. Kizito si fa promotore di diverse iniziative editoriali legate all'Africa, come, nel 2005, Peacelink - Africa un portale web sulle iniziative africane per la pace, e, nel 2007, The Big Issue Kenya, il primo giornale di strada keniota. Nel 1999 è stato incaricato dalla Conferenza Episcopale del Kenya di avviare la radio cattolica nazionale, Radio Waumini, che dirige fino agli inizi del 2006. Dal 1990 al 2002 e dal 2007 a oggi è anche direttore responsabile di Nigrizia. È socio fondatore dell'associazione Amani, nel gennaio 2008 ha inaugurato il blog "Una vita in Africa".
Frigodiffusione prosegue con altri appuntamenti di vario genere, tra cui: "Wow", dal 15 al 17 marzo, spettacolo teatrale con la regia di Simona Colombo, e il 9 e il 10 maggio "La Gabbia, libero spazio di un equilibrista", performance di e con Lorenzo Meid Pagani. Il 28 giugno Frigodiffusione continua con "Greenfreeze: frigoriferi e gas a effetto serra", conferenza a cura di Greenpeace, relatore Janos Mate.