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Eventi
Saranno presenti:
• Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia
• Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia e autore del libro “Le conseguenze del cemento”
• Luca Mangoni, architetto, curatore sul sito
di “Elio e le storie tese” della rubrica “Area edificabile”
Ingresso libero con obbligo di prenotazione a : info@frigoriferimilanesi.it - ufficiostampa@altreconomia.it
Il Forum Nazionale “Salviamo il paesaggio” si presenta a Milano con il libro “Le conseguenze del cemento”
incontro organizzato da Altreconomia Edizioni, Slow Food e Frigoriferi Milanesi.
Il consumo del suolo libero e fertile, a favore di cemento e asfalto, è uno dei più grandi scempi che sta subendo il nostro Paese, sotto silenzio e da troppo tempo. Per questo, a fine ottobre è nato il Forum nazionale “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” (www.salviamoilpaesaggio.it), con un’assemblea plenaria che ha visto la partecipazione di centinaia di rappresentanti di associazioni e comitati locali provenienti da 17 regioni.
Tra gli obiettivi del Forum, una proposta di legge di iniziativa popolare per fermare il consumo di suolo e un censimento degli immobili (abitazioni, capannoni, edifici pubblici, eccetera) vuoti e non utilizzati presenti in tutti i Comuni italiani.
Tra i promotori di “Salviamo il paesaggio” ci sono Altreconomia e Slow Food, che mercoledì 9 novembre -a partire dalle 18- presentano il Forum a Milano, presso i Frigoriferi Milanesi di via Piranesi 10.
Con Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia, e Roberto Burdese, presidente di Slow Food, ci sarà Luca Mangoni, architetto, che sul sito di Elio e le storie tesi cura la rubrica “Ae”, Area edificabile.
Luca Martinelli è l’autore del libro “Le conseguenze del cemento. Perché l’onda grigia cancella l’Italia? Protagonisti, trama e colpi di scena di un copione insostenibile” (176 pagine, 14 euro), che verrà presentato durante l’incontro, e cura il blog www.altreconomia.it/leconseguenzedelcemento.
“Il pregio di questo libro è proprio quello di raccontare la cementificazione del Paese, troppo spesso ridotta a un meccanismo che vede come unico soggetto il costruttore con il suo cemento. Ad un occhio attento, come quello che ha scritto questo libro, rivela invece un mondo molto più complesso, in cui ogni anello della filiera del cemento ha i suoi protagonisti e un suo sistema di guadagno.” (Le Monde Diplomatique, ottobre 2011)