Eventi

Presenza: una qualità essenziale nelle relazioni trasformative
giovedì 27 ottobre 2011
via Piranesi, 10 Milano

Un percorso teorico ed esperienziale in due incontri con Janet Surrey e Gregory Kramer, I due seminari, curati da Nous - Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, sono introdotti da un lavoro preparatorio con Fabio Giommi.

Prossimo appuntamento: giovedì 27 ottobre dalle 10.30 alle 13.00 Fabio Giommi - dalle 14.00 alle 18.00 Gregory Kramer.

il primo incontro, con Janet Surrey, si è svolto sabato 15 ottobre . 

Partecipazione su invito, per informazioni scrivere a nousmilano@fastwebnet.it.

     

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Janet Surrey
Presence and Relational Therapy
La qualità della nostra presenza durante la relazione terapeutica è uno dei principali fattori che determina la qualità della terapia e del suo outcome. Questo è un dato di fatto evidenziato tanto dall’esperienza clinica che dalla ricerca empirica.
Nel corso del seminario Janet Surrey introdurrà l’approccio della Relational Therapy, per poi delineare le possibilità che ci sono aperte dalla psicologia della tradizione buddhista nel delineare sia una teorizzazione evoluta che una pratica concreta per sviluppare questa qualità di presenza/consapevolezza nella relazione terapeutica. Saranno toccate le attuali esplorazioni di avanguardia realizzate dalle pratiche di meditazione relazionale – in primis l’Insight Dialogue - e il loro potenziale.
 

Gregory Kramer
Presence and Insight Dialogue
L’Insight Dialogue (ID) è una pratica di meditazione di consapevolezza (vipassana) pienamente interpersonale che si realizza nella relazione e consiste nello sviluppare presenza, adattabilità e comprensione nel momento presente, mentre si è coinvolti con altri. Un modo per portare la comprensione intuitiva e la tranquillità serena della meditazione silenziosa direttamente nell’esperienza vissuta in relazione con un partner.
Poichè dukka (la sofferenza, l’insoddisfazione) è spesso esperita con la massima intensità proprio negli scambi con gli altri, le relazioni interpersonali sono un luogo privilegiato per la pratica di consapevolezza. L’ID è una pratica che lavora sull’interazione in quanto condizione specifica e favorevole che permette di accedere a insight profondi. Si tratta di un approccio pionieristico e profondamente nuovo nel mondo delle pratiche buddhiste, ma che, al tempo stesso, è profondamente radicato nell’insegnamento tradizionale.
E’ una pratica avanzata e richiede, per poter iniziare ad essere veramente compresa, una base di esperienza adeguata di meditazione di consapevolezza. Viene insegnata in ritiri nella forma di una sequenza progressiva di alcuni passi/istruzioni fondamentali, semplici a prima vista, che con la ripetizione della pratica rivelano una progressiva, sorprendente profondità. La sequenza inizia dopo un periodo di meditazione individuale e include momenti di parola, di ascolto, di silenzio condiviso.
L’esplorazione pionieristica dell’Insight Dialogue sta suscitando una crescente attenzione nel “mondo della mindfulness” e una sempre più diffusa influenza anche tra gli psicoterapeuti e professionisti delle relazioni d’aiuto che, per vie diverse, erano arrivati a interessarsi di interventi mindfulness-based e ad includere la pratica di consapevolezza nella propria vita. A coloro che abbiano maturato nel tempo una significativa esperienza di meditazione di consapevolezza non sfuggirà il potenziale generato dalla coltivazione della presenza, della comprensione-saggezza e della compassione attraverso l’Insight Dialogue nel favorire l’evoluzione dell’autenticità e dell’empatia, la presa di coscienza della mutualità e reciprocità della relazione tanto per il cliente che per il terapeuta.
 

 

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